La galleria di immagini ha l’intento di narrare la storia dell’Uomo e del Generale attraverso una serie di fotografie tratte dalla mostra e dal catalogo. Foto d’epoca dei suoi primi passi nella carriera militare, i momenti più importanti e decisivi nella prima lotta alla mafia di Corleone, in Sicilia, dove dominava incontrastato il boss Luciano Liggio, che da Carlo Alberto dalla Chiesa fu arrestato quale mandante dell’omicidio di Placido Rizzotto, sindacalista socialista che denunciava i soprusi di una mafia ancora legata alle questioni agrarie ma sempre violenta e sanguinaria. Altre immagini ci mostrano un Carlo Alberto dalla Chiesa nei momenti meno ufficiali, con i bambini che molto amava, con i commilitoni che rispettava e dai quali era amato, rispettato e spesso temuto per il suo rigore investigativo. I momenti più drammatici e forse più celebrati della lotta al terrorismo, l’arresto dei capi delle Brigate Rosse, le indagini con gli uomini del suo reparto speciale, il caso Moro, e tanti delitti che insanguinarono le strade d’Italia negli anni bui del terrorismo. Fino al giorno in cui, nel maggio 1982, lasciò l’Arma che tanto amava per assumere il pericoloso e delicato incarico di Prefetto a Palermo, una città ancora sotto choc per il delitto del politico Pio La Torre. Arrivò poi quella tragica sera del 3 settembre 1982, quando un commando di killer mafiosi falciò a colpi di kalashnikov la A112 su cui si trovava con la seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, mentre l’agente di scorta Domenico Russo non fece in tempo ad estrarre la sua arma, freddato anche lui dalla ferocia mafiosa. Carlo Alberto dalla Chiesa, dunque. Un Generale dei Carabinieri, soprattutto un Uomo che sacrificò la sua vita per tutti noi.